“La complessa macchina dell’emergenze, straordinariamente coordinata dalla Protezione Civile nazionale, ha visto direttamente coinvolti anche i tecnici e gli operatori delle nostre aziende pubbliche, erogatrici di servizi essenziali”. Lo ha detto il presidente di Confservizi Cispel Marche, Graziano Mariani, tracciando un primo bilancio delle attività nell’area del terremoto, che ha tragicamente colpito anche le Marche e la provincia di Ascoli Piceno in particolare.
Sono tre le aziende coinvolte sin dalle 4 di mercoledì scorso: Picena Ambiente, che si occupa di igiene urbana, Ciip Spa di Ascoli Piceno, che gestisce le reti fognarie, e Assm Spa di Tolentino, che impegnata nei servizi nel campo della distribuzione di acqua potabile e gas metano. Le aziende associate a Confservizi Cispel Marche, in particolare la Ciip Spa di Ascoli Piceno, hanno anche fornito supporto e locali per la gestione della logistica degli aiuti inviati alle popolazioni terremotate. Tutto il personale impiegato, circa 100 tra operatori e tecnici, è stato coordinato da Paolo Belardinelli, che ha la delega in seno a Confservizi Cispel Marche per le attività di protezione civile, una professionalità messa a disposizione da Ancona Ambiente.
“Si tratta di un gruppo di lavoro eccellente per competenza e affiatamento – ha sottolineato il presidente Mariani -, allenato anche ad operare in condizioni di estrema emergenza e che le nostre aziende associate mettono abitualmente a disposizione della Protezione Civile, con la quale da diversi anni hanno sviluppato un protocollo di pronto intervento”. Uomini e mezzi che erano già stati coinvolti nel 2006, in occasione dell’alluvione di Osimo, e, successivamente, per i terremoti distruttivi de L’Aquila nel 2009 e dell’Emilia nel 2012.
“Il nostro compito è di coordinare e supportare le Aziende che gestiscono le criticità dei servizi a rete a seguito del terremoto, che nella zona di Arquata e Pescara del Tronto sono state molteplici – ha spiegato Belardinelli -, operando in strettissimo contatto con la Protezione Civile, con l’obiettivo di limitare al massimo le ricadute sui cittadini, che devono poter continuare a contare sui servizi prioritari”. “Le squadre al lavoro – ha aggiunto – hanno fatto e continueranno a fare il loro mestiere abituale, sia pure in una situazione di dissesto estremo del territorio: garantire l’approvvigionamento idrico, provvedere alla raccolta dei rifiuti, occuparsi delle emergenze veterinarie, vista la grande quantità di animali morti sotto le macerie”.
Interventi che andranno avanti anche nei prossimi giorni, “quando si passerà dalla fase di emergenza a quella della posa dei moduli abitativi – ha spiegato oggi il presidente di Confservizi Cispel Mariani -, che richiederanno lo stesso impegno e un’identica urgenza”.
Proprio grazie alle conoscenze tecniche e operative maturate negli anni (l’area della protezione civile opera dal 2004 all’intervento di Confservizi Cispel Marche, ndr.), l’associazione che riunisce le società ed enti gestori dei servizi pubblici essenziali è stata chiamata dalla Protezione Civile regionale a partecipare al tavolo tecnico che si occuperà della gestione dei rifiuti nell’area colpita dal terremoto.