“Branding on tour” con PHOTOWALK 2016 – analisi dei risultati

30,3 milioni di web audience, 40,9 milioni di web views, 3,2 milioni di social audience, 41,2 milioni di social views, 800 mila euro di valorizzazione economica, 7 tappe, oltre 300 giorni di visibilità: sono alcuni dei numeri – certificati da Extreme srl. – di Marche Photowalk 2016. Si tratta di un progetto editoriale della Regione Marche – che attraverso il coinvolgimento diretto di fotografi e videomaker amatoriali, invitati a fare delle passeggiate culturali in 7 città –  punta alla promozione e alla valorizzazione del territorio.

Un target fortemente digitale e in grado di rispondere a precise strategie di branding, di marketing e, aspetto non secondario, di comunicazione.

Studio Mirò ha coinvolto nel progetto Vodafone Italia, che aveva come obiettivi prioritari il potenziamento della brand identity e della brand awareness sul territorio.

Da maggio a ottobre, il progetto editoriale si è sviluppato intorno a 7 itinerari, durante i quali Vodafone ha fatto vivere l’esperienza della rete 4G: i partecipanti, infatti, hanno potuto postare immediatamente video e fotografie in rete, contenuti che sfruttando la “viralità” dei social network hanno raggiunto una forte diffusione generando una grande quantità di interazioni, contrassegnati da hashtag che sono più volte entrati nei “trending-topic”, il tutto avvenuto conferendo ottima visibilità del brand Vodafone.

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In aggiunta, rilevanti sono state anche le attività di marketing off-line abbinate al tour, quali:

– attività di comunicazione specifica, attraverso conferenze stampa locali per la presentazione dell’evento, degli obiettivi e del partner;

– promozione servizi mediante un concorso fotografico, per selezionare la migliore fotografia postata sulla rete;

– contatti e collaborazioni con le amministrazioni comunali e con le Proloco;

– generazione di traffico al retailing presso punti vendita e Store Vodafone.

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Dal punto di vista del marketing è opportuno porre in evidenza due aspetti: il concetto di tour per radicare un principio di territorialità del brand, e la creazione di un format adeguato alla tipologia di attività dell’azienda partner.

Dati molto significativi che realizzano sinergie tra strategie di branding, marketing e, aspetto non secondario, gestione del budget per la comunicazione.

Una prova ulteriore dell’efficacia che le strategie di event marketing comportano per le aziende che vogliono costruire valore immateriale per il brand attraverso il contatto faccia a faccia con il potenziale consumatore, stabilendo una relazione, offrendogli un’esperienza diretta attraverso la quale cercare di conoscere e interpretare i suoi bisogni e desideri.

Dati che trovano conferma sia da uno studio americano che afferma che dopo un evento, il 58% dei partecipanti ha acquistato uno dei prodotti sponsorizzati, sia da uno studio della scorsa estate di Coldiretti la quale afferma che le sagre così come le feste di paese, altra tipologia molto in voga, vedono la partecipazione di circa 8 italiani su 10 (81%), con un aumento del 10 % rispetto allo scorso anno e ritorni economici anche interessanti in base al numero di presenze.

In un paese come l’Italia per sua cultura così ricco di eventi legati alle tradizioni, alla cultura e alla gastronomia locale e che hanno un largo seguito come sagre, fiere, rievocazioni storiche e medievali e manifestazioni culturali di vario tipo, il coinvolgimento della gente locale è molto forte ed entusiastico.

Sono comunque manifestazioni che oltre ai locali esercitano un buon richiamo per il turismo a corto e medio raggio, raggiungendo presenze e numero di contatti di gran lunga superiori al potenziale demografico intrinseco dell’area.

Appare scontato che è necessario creare una cornice adeguata all’azienda partner per evitare che la sua partecipazione finisca per dare l’idea di aver semplicemente “aggiunto uno stand” in più ad una manifestazione, il quale finirebbe per apparire decontestualizzato ed estraneo alla manifestazione.
Gli eventi hanno aspetti e caratteristiche spesso diverse tra di loro per cui è importante lavorare sulla “sensorialità” che le varie situazioni stimolano nel target di pubblico che si prevede di raggiungere, e che il massimo dell’efficacia deriva dal contatto con quest’ultimo mentre vive un’esperienza positiva e partecipativa all’interno dell’evento al quale si trova a partecipare.

In tal senso il nostro studio traccia una categorizzazione degli eventi che riportiamo nella tabella sottostante, che ha un valore orientativo e costituisce una base di riflessione sulle possibili scelte tra una varietà di situazioni che aiuti il marketing e la comunicazione nella pianificazione dei propri obiettivi.

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