Indagine Excelsior: 6.400 nuovi posti di lavoro nel 3° trimestre

Drudi: “Si concretizzano timidi segnali di ripresa”

Nella provincia di Pesaro e Urbino sono previste nel periodo luglio-settembre di quest’anno 6.400 nuove assunzioni, di cui 5.427 (84,8%) “alle dipendenze” e 973 (15,2%) “non alle dipendenze”: il dato emerge dall’indagine Excelsior della camera di commercio, che rileva la domanda di lavoro delle imprese attraverso sistemi informativi a carattere previsionale, con l’obiettivo di favorire l’inserimento occupazionale e assecondare i fabbisogni delle imprese.

“L’indagine – spiega il Segretario Generale Dr. Fabrizio Schiavoni – è considerata una delle più ampie indagini previste dal Programma Statistico Nazionale e rappresenta lo strumento informativo più completo disponibile in Italia per la conoscenza dei fabbisogni professionali e formativi delle imprese.”

Per la nostra provincia, il 23% dei 6.400 nuovi posti di lavoro saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 77% dei casi saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita).

Nel settore manifatturiero sono previste 2.680 entrate in totale, di cui 550 nelle industrie meccaniche ed elettroniche, 490 nelle industrie metallurgiche, 310 nelle industrie del legno e mobile e 420 nel settore costruzioni. Nel settore servizi sono previste 3.710 entrate in totale, di cui 1.120 entrate nel settore di alloggio e ristorazione, 810 nei servizi alle persone, 680 nel commercio  e 430 nei servizi di supporto alle imprese e alle persone.

Nello stesso trimestre le 6.400 entrate previste saranno suddivise in 4.440 (69,4%) unità per le imprese che rientrano nella classe dimensionale 1-49 dipendenti, 1.090 (17,0%) unità per la classe dimensionale 50-249 dipendenti e 870 (13,6%) unità per la classe dimensionale 250 dipendenti e oltre.

Sulla base del livello di istruzione le entrate previste riguarderanno per il 9,8% (620) i lavoratori con laurea, il 36,2% (2.320) i lavoratori con diploma, il 31,9% (2.040) i lavoratori con qualifica professionale ed il 22,1% (1.410) i lavoratori senza nessuna formazione specifica: le entrate previste potranno essere destinate ai giovani (meno di 30 anni) per il 30,6%.

Tra i titoli di studio prevalgono nelle richieste del mercato i laureati in ingegneria (200), in economia (160) e insegnamento (80), i diplomati in amministrazione, finanza e marketing (380), meccanica ed energia (370) e turismo, enogastronomia e ospitalità (290), i diplomati professionali in ristorazione (530), meccanica (470) e benessere (190).

Rispetto al gruppo professionale, sono previste assunzioni 1.020 entrate tra dirigenti, impiegati con elevata specializzazione e tecnici, 2.350 entrate tra impiegati, professioni commerciali e servizi, 1.860 entrate tra operai specializzati e conduttori di impianti e macchine ed infine 1.170 entrate tra le professioni non qualificate.

“Incrociando i dati occupazionale con quelli congiunturali del primo semestre di quest’anno – ha spiegato il presidente della camera di commercio, Alberto Drudi – nella nostra provincia si possono ravvisare timidi segnali di ripresa, che come ente camerale vogliamo continuare a sostenere, tanto più oggi che ci stiamo preparando alla nascita di una sola camera di commercio regionale”.

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