COSMOB: l’assemblea dei soci approva bilancio 2017, che è in utile

Ferri: “Siamo cresciuti molto, soprattutto a livello internazionale”

L’assemblea dei soci del COSMOB, il centro tecnologico dedicato al settore dell’arredamento, ha approvato all’unanimità il bilancio 2017. “È stato un anno positivo, con risultati di crescita economica e finanziaria – ha spiegato il direttore, Alessio Gnaccarini – e di espansione delle attività, sia in Italia che all’estero”. “Siamo stati capaci di intercettare la domanda di innovazione che è aumentata decisamente anche lo scorso anno – ha aggiunto -, grazie agli investimenti che abbiamo sostenuto in tecnologia e, soprattutto, in risorse umane: oggi siamo un centro altamente qualificato e riconosciuto a livello internazionale”.

Secondo Claudio Ferri, presidente del Cosmob dal 2010, “soprattutto negli ultimi tre anni siamo cresciuti tantissimo, come fatturato e in credibilità, in special modo verso clienti strategici, che fino a 6 anni fa non sapevano nemmeno chi fossimo”. Un riferimento diretto a Ikea, che ha appena accreditato il laboratorio di Montelabbate, considerandolo “un partner affidabile e tecnologico con cui lavorare”. “È un riconoscimento che ci ha riempito di orgoglio – ha aggiunto il presidente – perché viene due anni dopo la decisione di Mondo Convenienza di concederci la stessa qualifica”.

Oggi Cosmob lavora e certifica più di 300 aziende, molte di loro sono leader e brand famosi in tutto il mondo, dal Veneto alla Lombardia, dal Friuli alla Campania e alla Puglia, ma anche da Turchia, Brasile, Polonia, Romania, Albania. “I maggiori produttori di arredi delle Marche si rivolgono al nostro centro e oggi rappresentano un terzo del nostro mercato – ha evidenziato Gnaccarini -: anche questo è un successo, perché significa un impegno convinto degli imprenditori del settore in direzione della qualità e della certificazione”. “Non lavoriamo – ha aggiunto Ferri – sul locale per il locale, ma trasferiamo un valore aggiunto sulle produzioni locali attraverso una competenza validata a livello internazionale”.

Il centro tecnologico ha appena presentato alla Camera dei Deputati del Brasile, Paese nel quale opera da 15 anni, una pubblicazione sulle strategie di sviluppo regionale basate sui fattori della ricerca e innovazione. “Stanno studiando – ha spiegato il presidente – come i centri tecnologici possono rappresentare strumenti di sviluppo efficaci per le economie dei territori e l’esperienza delle Marche è un modello di riferimento culturale ed economico per i paesi emergenti. Un modello efficiente – tra l’altro caratterizzato da un solido rapporto pubblico-privato – che dovrebbe ritornare ad essere al centro del dibattito anche nella nostra regione”.

L’assemblea ha analizzato e rinnovato anche le strategie di sviluppo della struttura, rilanciando fortemente il tema della difesa del made in Italy, attraverso “un marchio credibile e autorevole, basato su requisiti tecnici in grado di valorizzare il differenziale competitivo delle nostre produzioni”.

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