Pesaro Urbino trascina l’arredo marchigiano al Crocus di Mosca

Drudi: “Italia ancora in crisi, ma i nostri prodotti restano al top”

C’è ottimismo tra le aziende marchigiane dell’arredamento che partecipano ai “Saloni Worldwide Moscow”, la più importante fiera russa dell’arredamento, che si è aperta questa mattina nel quartiere espositivo del Crocus.

Le aziende italiane presenti sono 245, 23 (con 12 che fanno parte della collettiva Regione Marche-Aspin 2000) provenienti dalle Marche e, tra queste, 20 della provincia di Pesaro Urbino. Gli organizzatori moscoviti hanno parlato di una diminuzione della presenza dei prodotti made in Italy di oltre il 60%.

“Si tratta di numeri che, rispetto a tre anni fa, segnano un calo particolarmente evidente delle presenze e degli spazi acquistati – ha dichiarato il presidente della Camera di Commercio, Alberto Drudi -: la crisi italiana si fa sentire, morde ancora gli imprenditori del nostro Paese, che sono costretti a rivedere i propri progetti sull’estero.

Una situazione che mi preoccupa, specie se vista nell’ottica dei tagli alle camere di commercio previsti dal governo, che diventano tagli soprattutto ai servizi di internazionalizzazione delle imprese”.

Se lo scenario economico italiano “resta complicato e influisce sulla propensione all’export dei nostri produttori”, il presidente dell’ente camerale pesarese ha evidenziato che “da settembre le nostre aziende hanno ripreso a fare business con la Russia”.

Una ripresa che è figlia di una ritrovata stabilità del rublo, dopo i mesi in cui ha subito una svalutazione, e del rialzo del prezzo del petrolio greggio, “indicatori – ha detto ancora Drudi – di una crescita di quello che era e dovrebbe rimanere un mercato strategico per le nostre aziende dell’arredamento”.

La Russia sta tornando a essere un Paese stabile, ma le sanzioni dell’Ue verso Mosca “continuano a pesare”. I mobilieri italiani (a Mosca era presente Roberto Snaidero, ndr) stanno mettendo in atto tutte le strategie per poterle aggirare, soprattutto rivolgendosi alle regioni limitrofe a Mosca che sono parte integrante di quel Paese, a cominciare dalla Crimea, diventata un’area sotto il completo controllo russo.

“Si tratta di aree che stanno crescendo a ritmi importanti – ha spiegato Gisella Bianchi, coordinatrice di Aspin 2000 – e sulle quali siamo presenti anche con progetti specifici dedicati all’arredamento”.

La prima giornata al Crocus è stata contrassegnata dalla presenza di un gran numero di professionisti russi del sistema casa: “Le nostre aziende continuano ad avere un appeal straordinario – ha sottolineato il presidente Drudi – e soprattutto il comparto delle cucine è stato apprezzato per la qualità e l’innovazione dei prodotti presentati”.

Inoltre, la prima giornata dei saloni moscoviti ha confermato una nuova tendenza commerciale: il sistema dell’arredamento marchigiano è alla ricerca di un’alternativa alla grande distribuzione organizzata ed è entrato in contatto con designer, architetti, arredatori e contractor di qualità, “tutti interessati – ha concluso la Bianchi – a proporre ai propri clienti un prodotto più a misura della singola esigenza e meno standardizzato”.

crocus Mosca

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